Corso di bioetica al Children's Relief Hospital (Betlemme)

 

Il Children's Relief Hospital http://www.kinderhilfe-bethlehem.ch/en/ si trova a Betlemme, a poche centinaia di metri dal confine che demarca la Palestina da Israele. Per raggiungerlo è necessario passare attraverso uno dei check points che si trovano lungo il muro perimetrale.

L'ospedale è un'istituzione caritatevole svizzero-tedesca, che ebbe inizio nel 1952 con la decisione di un sacerdote, Padre Ernst Snidrig, di sopperire alla mancanza di cure ospedaliere nei confronti dei bambini e proprio nella terra dove era nato Gesù.

Da allora, l'ospedale vive solo di aiuti internazionali.

L'ospedale sembra essere un gioiello di efficienza svizzera radicato in un ambiente mediorientale, una strana mescolanza di ordine, pulizia e precisione, che interagisce con un panorama di veli, che coprono il capo e a volte il volto delle madri, o con i profumi delle spezie che arricchiscono il cibo locale, in un orizzonte che richiama le voci del deserto.

Questa istituzione ha un'origine ed una identità cattolica, nonostante serva una popolazione a maggioranza musulmana. I suoi dipendenti sono sia cattolici che musulmani, caratteristiche che non sembrano interferire affatto con il buon funzionamento delle attività sanitarie. Ad arricchire e sostenere lo spirito di servizio dell'intera istituzione c'è la presenza attiva ed integrata di una comunità di suore terziarie francescane elisabettine, la cui casa madre si trova a Padova. Ciascuna sorella mantiene viva la vocazione verso la cura degli ultimi e in particolare dei più piccoli, a seconda del suo ruolo specifico.

Una di queste suore è Sr. Donatella Lessio, responsabile della formazione continua. Sr. Donatella si è fatta portavoce di una crescente necessità che il personale dell'ospedale sentiva di avere un comitato di etica clinica, soprattutto dopo aver preso la decisione di aprire una unità di cure intensive pediatrico-neonatali. Attraverso il progetto di formazione per la terapia intensiva pediatrico neonatale dell'ospedale di Betlemme in collaborazione con il Dipartimento Pediatrico dell'ospedale di Padova, e in particolare con il Comitato di Etica Pediatrico, è stato possibile avviare un programma di formazione in bioetica per il personale ospedaliero locale.

Tale programma è stato organizzato in una serie di incontri mensili su temi fondamentali di bioetica. Ciascuna giornata è stata suddivisa in due parti. Una al mattino, di formazione bioetica generale, che ha avuto un approccio sistematico su alcuni contenuti essenziali per il discorso bioetico; a questa prima parte potevano accedere tutti gli interessati, che si sono rivelati essere una trentina di persone circa. La seconda parte si è svolta nel pomeriggio ed è stata dedicata alla formazione di un gruppo di persone più ristretto (cinque tra quelle presenti al mattino), caratterizzate dal desiderio di diventare il "core group" ovvero la parte attiva e promotrice del futuro comitato di bioetica dell'ospedale di Betlemme. Qui si è proposto un insegnamento di carattere pratico e interattivo, attraverso la trattazione di problematiche bioetiche applicate all'area pediatrica, specialmente attraverso l'analisi di casi clinici passati e presenti, e grazie all'uso di una metodologia di carattere deliberativo. Il corso si è strutturato sul testo di bioetica pubblicato dell'UNESCO (lavoro di carattere internazionale, che include una versione in arabo), integrato da articoli, dispense ed altro materiale rilevante.

Le tematiche trattate sono state: 

Mattino

  • La nascita della bioetica – storia e principi.
  • Quale relazione tra norme etiche e valori culturali?
  • Cosa significa "autonomia"? – la tradizione religiosa, la tradizione filosofica e la tradizione sociologica.
  • Il consenso informato come espressione del principio di autonomia nelle sue varie forme.
  • Il consenso informato in pediatria.
  • Etica istituzionale – l'idea di giustizia in sanità e la distribuzione di risorse in una istituzione caritatevole.

Pomeriggio

  • Bioetica clinica – il come e il perché di un comitato di etica in ospedale.
  • Metodologia di analisi di un caso clinico – il metodo della deliberazione in bioetica.
  • La comunicazione in pediatria – gli elementi chiave per una relazione pediatrica
  • Il minore maturo – aspetti etici e legali.
  • Analisi di un caso clinico – lavoro di team e consulenza etica, i risultati.

Personalmente è stata una delle esperienze più gratificanti nella mia carriera di insegnamento in bioetica. Insegnare in un contesto culturale, sociale e religioso così diverso da quello occidentale sfida concetti di bioetica e paradigmi filosofici – come i diritti umani o la pari dignità sociale delle donne – che non sono dati per acquisiti, ma anzi vengono criticati. È la bioetica una disciplina "internazionale" o è una creazione che riflette il modo di vivere e di pensare occidentale? Quale tipo di dialettica può esistere tra principi etici e fattori culturali? Fino a che punto si possono tollerare le differenze senza cadere nel relativismo?

Queste domande non sono solamente questioni filosofiche, ma si fanno reali quando ci si arrischia nell'avventura dell'incontro con il diverso, per poi scoprire che sono più le cose che ci accomunano, soprattutto se si cercano di capire "le ragioni dell'altro". La bioetica, infatti, può divenire uno autentico spazio di dialogo, a servizio della salute di coloro che sono vulnerabili.

Con questo obiettivo comune, insieme siamo riusciti a costruire un percorso di formazione che ha dato i suoi frutti. Grazie al genuino interesse dimostrato da parte dei partecipanti, alla loro volontà di imparare e di sfruttare l'opportunità di formazione offerta loro e alla partecipazione attiva dimostrata durante le diverse giornate, i risultati sono stati superiori alle aspettative, soprattutto riguardo la capacità dimostrata di saper inquadrare le problematiche etiche o il caso specifico proposto, la volontà di esplorare opzioni e posizioni diverse, senza barricarsi in ideologie preconfezionate, e l'abilità di offrire possibili soluzioni ai problemi discussi, giustificandole eticamente.

Il percorso di formazione si è concluso nel mese di maggio, in occasione del Caritas Day Hospital, una giornata in cui l'ospedale tradizionalmente presenta anche alla comunità che serve (inclusi medici e pediatri di base, personale di altri ospedali e la popolazione che voglia intervenire) i progressi realizzati dall'istituzione in un'area specifica. Quest'anno la tematica trattata è stata, appunto, la bioetica. La giornata è stata arricchita dalla partecipazione di due ospiti internazionali, la Dr.ssa Cecile Bensimon, dal Children's Baby Hospital di Toronto, Canada, e il Prof. Giovanni Boniolo, dell'IFOM-IEO, Università di Milano, Italia.

L'ospedale Caritas Baby Hospital è un vero segno di creatività, partecipazione e servizio verso il prossimo, possibile solamente grazie alla collaborazione di molte persone, organizzazioni e strutture che credono alla possibilità di cambio e di crescita, possibili grazie al contributo che ciascuno può offrire.

Il supporto del Comitato di Etica Clinica Pediatrica del Veneto,dell’Associazione Uniti per Crescere onlus (che ha sponsorizzato e reso possibile, all’inizio, i contatti “Etici” tra il Caritas Baby Hospital e in particolare tra Sr. Donatella Lessio ed il Comitato,tramite il Dipartimento di Pediatria) , ha permesso questa opportunità unica.

 

Margherita Brusa